I like the night

Fernando Nuti dei New Candys ha fatto un sorta di operazione 'chirurgica' su 'I Like the Night', un pezzo di Julian Casablancas scritto per la pubblicità del profumo di Azzaro uscito nel 2011. Mettendo insieme tutti i pezzi di canzone ricavati dagli stralci di spot ha fatto un'ipotesi di come poteva essere la canzone inedita e ne è uscito un video da più di 2 milioni di visualizzazioni.

Ci metti 8 minuti

Testo e Foto Fernando Nuti

Preambolo

Sono sempre stato un enorme fan degli Strokes. Li scoprii con ‘Room On Fire’, ad oggi il loro disco che ascolto più volentieri, mentre ‘First Impressions Of Earth’ lo reputo il loro apice. Ho consumato anche ‘Phrazes For The Young’, l’album parzialmente “rinnegato” di Julian Casablancas solista.

Del songwriting di Julian adoro come bilancia la malinconia alla danzabilità (non so se è una parola questa): usa accordi minori ma li fa sembrare maggiori, basta prendere un’acustica e suonare i pezzi per rendersene conto – e credo sia proprio questo il motivo per cui su Instagram si sia chiamato “minorbutmajor”.

6 Settembre 2011

Esce lo spot del nuovo profumo della Azzaro, “Decibel”, con la boccetta a forma di microfono. Il testimonial è Julian Casablancas e canta un pezzo inedito: ‘I Like The Night’.

Quando ho sentito il pezzo e visto lo spot per la prima volta, ricordo di aver avuto una sensazione agrodolce: la canzone era bella, lo spot patinato ma va beh, però durava troppo poco, solo 30 secondi, non riuscivo a godermela appieno.

24 Febbraio 2013

Quella mattina stavo guardando video su YouTube quando mi imbattei in un fan-video di ‘I Like The Night’ dove il pezzo era stato allungato fino a un minuto o giù di li, ma era un mero copia e incolla fatto male. Ricordo di aver pensato “posso fare meglio di così”.

Allora scaricai lo spot da 30 secondi, ma anche il video dei making of dello spot e il video del making of del pezzo, dove c’erano parti in più della canzone non presenti nella pubblicità. Ascoltando attentamente captai un fill di batteria, un giro di chitarra troncato, un verso inedito incompleto e un pre-ritornello leggermente diverso.

Era come un puzzle, bisognava ordinare i pezzi. Nel farlo riadattai un soundcheck del tastierista e lo utilizzai come intro, il fill di batteria in un punto dove aiutava a legare, il solo troncato ripetuto quattro volte, il pre-ritornello diverso alla fine. Usai Adobe Soundbooth (alla buona).

Ero contento di come era venuta. Mi piaceva ascoltarla e filava liscia, e pensai che già che c’ero tanto valeva metterci il video. Così presi le parti corrispondenti all’audio e le inserii nei punti giusti, riempii il resto con altre sequenze video portando tutto in bianco e nero come lo spot (che non riuscivo più a mettere in sincro, ed infatti non lo è) e pubblicai il tutto su YouTube col titolo “best full version”. Questo nel pomeriggio dello stesso giorno, fu una cosa di getto diciamo.

Nota

Nel tempo gli ascolti sono aumentati sempre di più, fino a superare i due milioni di visualizzazioni, e nei primi due anni ho ricevuto offerte da diverse società per poterlo monetizzare, ma avrebbero pagato qualcosa come 50€ una volta per inserire per sempre pubblicità rompendo le palle a chi voleva ascoltarsi la sua canzone, quindi rifiutai. Ora non ricevo più niente, credo non sia più legale per questioni di copyright.

Ricevo le notifiche dei commenti, molti dal Sud America, tanti scrivono “Julian te amo”, altri vogliono il pezzo su Spotify o chiedono come mai non lo trovano lì, la maggior parte ribadisce di essere in attesa della sua uscita ufficiale, mentre alcuni apprezzano il fatto che la mia versione sia “rough” e sono contenti così.

L’unica cosa “promozionale” che faccio è mettere un video dei New Candys suggerito alla fine, ho iniziato solamente un paio d’anni fa.

20 Novembre 2014

Ogni tanto cercavo notizie in proposito, e dopo la formazione dei The Voidz in un’intervista per KUCI Radio, Julian dichiarò che stavano lavorando al pezzo:

“Do you ever plan on releasing that ‘I Like The Night’ song you did for Azzaro’s Decibel for men’s fragrance?

‘We’re working on it. The band and I.’

And when I remarked how it had gotten a lot of popularity and cries from fans wanting to hear the song in its entirety, he wondered if anyone would like it.

‘I wonder if it’ll be disappointing. Sorry,’ he added at the look of surprise on my face, ‘I mean inner monologues… but when you know a part and it’s only 30 seconds- people are like ‘well let me hear the whole build up’…and then ‘I was expecting it to be like the whole other part I know.’”

9 Giugno 2015

Julian Casablancas + The Voidz live al Bolognetti Rocks

Presi il biglietto ovviamente, unica data italiana.

Il concerto fu figo, più lo-fi di quel che mi aspettavo. Al banchetto del merch distribuivano gratis adesivi dei The Voidz e della Cult Records, e ne presi su un po’.

A concerto finito andai verso il backstage a fianco del palco, con delle transenne all’esterno. Tra i primi era uscito Jeff Kite, il tastierista, mi complimentai e dopo un po’ gli chiesi se avevano ascoltato la versione allungata di ‘I Like The Night’; mi disse che sì, l’avevano sentita, e che comunque stavano lavorando al pezzo.

Appena uscì Julian in molti si precipitarono verso di lui e si creò subito un gruppo immenso di persone a semicerchio addossate alla transenna, che avevano in mano i suoi dischi e urlavano “Julian, Julian!”… C’era anche chi piangeva, non avevo mai visto una reazione così. Lui si destreggiava firmando dischi, io non sapevo come fare a parlargli, volevo semplicemente sapere se gli aveva rotto le palle che qualcuno avesse preso un suo pezzo, allungato e messo online.

La gente era davvero troppa, e allora mi ricordai degli adesivi che avevo in tasca. Recuperai una penna e scrissi sul retro (in inglese) una cosa tipo “sono quello che ha editato I Like The Night, spero che non te la sia presa”. Mi allungai verso di lui e riuscii a passargli l’adesivo. In mezzo al caos si fermò un attimo e lo lesse con attenzione, poi si rigirò, allungò il braccio e me lo ripassò indietro facendo un gesto con la testa come dire “it’s okay man”. 

Avrei preferito un feedback più interessante, ma vista la situazione… fondamentalmente non gliene fregava nulla, haha!