GIULIO RAGNO FAVERO PRESENTA “LE IDI DI MARZO” DI VISCONTI

Valerio se la suona e ve le canta, alla faccia dei boomer come il sottoscritto che dicono che 30 anni fa era tutto più figo

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Abbiamo fatto vere in anteprima il videoclip di “Le Idi di Marzo” di Visconti a Giulio Ragno Favero, produttore discografico e bassista di Il Teatro degli Orrori, chiedendogli cosa ne pensasse. Ecco cosa ci ha risposto:

“Diciamo che se i diamanti nascono dalla pressione della crosta terrestre su piccole quantità di carbonio, il disco di Visconti è una piccola pietra preziosa che nasce da questi due anni di pressione incredibile, su un ventenne che in lockdown ha imparato a suonarsi tutti gli strumenti che gli servivano per mettere a fuoco la sua arte. Valerio se la suona e ve le canta, alla faccia dei boomer come il sottoscritto che dicono che 30 anni fa era tutto più figo. Forse, ma probabilmente vale anche per tutta la durata di DPCM.”

Visconti nasce nel 2000 ad Acqui Terme e a 20 anni scrive il suo primo album, DPCM, figlio della pandemia e della complessità della Generazione Z, che è anticipato dai singoli Ammorbidente e Le Idi di Marzo. Nei suoi brani l’urgenza del post-punk trova un’insolita miscela con la forma cantautorale: i suoi testi cercano di riscoprire la metropoli nella provincia e la normalità del disagio. Visconti si muove tra due poli: l’intimismo poetico e la sferzante critica  generazionale.

Le Idi di Marzo” è uscita il 23 marzo e anticipa l’album “DPCM”, in uscita il 18 marzo per Dischi Sotterrannei.